“Una persona riservata che ha dato prova di grande affetto, artistico e umano, per Pietrasanta”: così il sindaco e assessore alla cultura Alberto Stefano Giovannetti ricorda lo scultore Giuliano Vangi, scomparso martedì nella sua abitazione di Pesaro. Vangi aveva conosciuto la “Piccola Atene” della Versilia all’inizio degli anni Settanta quando, per realizzare un’opera in bronzo, si rivolse a una delle fonderie cittadine; al ‘91 risalgono, invece, i primi contatti con i laboratori in marmo per una scultura in granito. Da quel momento, l’artista originario di Barberino del Mugello iniziò a lavorare con tantissime botteghe artigiane di Pietrasanta, aprì qui il suo studio e, nel 2005, acquistò anche una casa in città dove soggiornò sempre più spesso e per periodi sempre più lunghi. “Ebbe sempre parole di apprezzamento per la nostra comunità – prosegue Giovannetti – un legame che mostrò anche concretamente: con la donazione, al Museo dei Bozzetti, di quattro gessi, uno dei quali, “Concordi
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